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Il primo passo: la stampa multi-materiale

Tra i vantaggi della stampa 3D a filamento (FFF) c’è la possibilità di poter combinare tra di loro materiali termoplastici differenti all’interno dello stesso oggetto.

Questo porta il vantaggio di avere, in una sola stampa, un prodotto già pronto che non deve essere assemblato. Riducendo ulteriormente i costi e avendo la sicurezza della ripetibilità della lavorazione. È possibile inoltre creare oggetti con materiali diversi non realizzabili altrimenti con altre tecnologie.

Esempio di multi-materiale

Questo è un un esempio di componente realizzato utilizzando due colori differenti di ABS.

E la stampa multi-utensile?

La stampa multi-utensile è l’evoluzione del multi -materiale, questa ha tutti i vantaggi di quest’ultima, ma ne va ad aggiungere altri…

Il concetto di base è utilizzare un utensile dedicato per la lavorazione che stiamo facendo, proprio come nelle frese ci sono utensili adatti ai dettagli e utensili adatti alla sgrossatura, ecco che quindi abbinato al materiale viene introdotto un nuovo grado di libertà.

Nella nostra stampante 3D MP400 abbiamo introdotto il primo cambio utensile automatico per la stampa 3D. Usandolo si può, per esempio, ottimizzare una lavorazione stampando i dettagli della superficie in modo preciso e la struttura interna di riempimento in modo veloce.

Le combinazioni sono davvero infinite in questo modo.

Come il multi-utensile viene gestito dal nostro software

DOC, il nostro software proprietario di slicing, è sempre connesso con le stampanti MODULO 3D presenti nella rete locale dell’azienda. Rimane aggiornato sullo stato corrente della macchina, in questo caso degli utensili e dei materiali caricati. 

Tutte le compatibilità tra materiali e utensili vengono controllate preventivamente in modo da garantire la riuscita della lavorazione. Ogni utensile e materiale infatti contiene un tag NFC che permette al nostro software di riconoscerlo e di gestirlo.

Tutto quello che deve fare l’operatore quindi è decidere per il suo componente quale utensile/i e materiale/i sono i più adatti, caricare in macchina questi ultimi e il software si occuperà del resto.

Basterà, in fase di creazione della lavorazione, attivare o disattivare gli utensili che vogliamo utilizzare e assegnare questi ultimi ai vari oggetti presenti in scena.

Case study: leva freno composita

Sfruttando le potenzialità della stampa multi-utensile abbiamo realizzato questo componente, simile ad una leva del freno, utilizzando una struttura interna in PET caricato fibra di carbonio e una superficie esterna in PETG, in questo modo il componente risulta liscio esternamente e resiste alle abrasioni, rimanendo comunque molto rigido grazie alla struttura interna.

Ecco un video che mostra il processo per passare dal modello 3D al pezzo finito.

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